Ero pronto a odiarlo, davvero. Un iPhone così sottile? Avrà una batteria ridicola. E una sola fotocamera a più di 1200 euro? Sembrava uno scherzo. Poi, dopo una settimana con il nuovo iPhone Air, ho ripreso in mano il mio iPhone 17 Pro e ho capito: Apple ha creato qualcosa di incredibile e, allo stesso tempo, profondamente sbagliato.
Questa non è una recensione normale. È il racconto di come un telefono che sembra un ramoscello fragile mi abbia conquistato, nonostante i suoi difetti quasi imperdonabili.
Cosa amerai (contro ogni previsione)
- Leggerezza irreale: È così sottile e leggero che ti dimentichi di averlo in tasca.
- Schermo da sogno: Un OLED luminoso a 120Hz su un iPhone non-Pro. Finalmente!
- Inaspettatamente solido: Il titanio lo rende rigido e resistente, altro che #bendgate.
Cosa odierai (e avrai ragione)
- Una fotocamera è un insulto: Nel 2025? A questo prezzo? Inaccettabile.
- Diventa una piccola stufa: Si surriscalda in un punto preciso quando lo metti sotto sforzo.
- Il prezzo è folle: Costa 1.239 €. Ripeto: 1.239 € per un telefono con una fotocamera.
Sottile da non credere, ma non si spezza
La prima sensazione è strana. Tieni in mano uno schermo enorme da 6,5 pollici che pesa quasi nulla (165 grammi). Pensi “questo si piega solo a guardarlo”. E invece no. L’ho torturato un po’, ho provato a piegarlo, ma il telaio in titanio e il nuovo Ceramic Shield 2 non hanno fatto una piega. È rigido, solido, premium. L’unica pecca? La fotocamera sporge abbastanza da farlo dondolare sul tavolo. Fastidioso.
Usarlo è un piacere assoluto. La leggerezza cambia tutto, e il display a 120Hz (finalmente!) rende ogni animazione fluida e scattant

La batteria? La vera, grande sorpresa
Tutti pensavamo che un design così sottile significasse una batteria da incubo. Sbagliato. Apple, con il nuovo chip A19 Pro e ottimizzazioni software, ha fatto un piccolo miracolo.
Con un uso medio, sono arrivato tranquillamente a fine giornata. Alle 22:30 avevo ancora il 18% di batteria con 5 ore di schermo acceso. Certo, se sei un utente super esigente, lo prosciugherai. In un giorno di viaggio intenso, tra navigazione, musica e social, sono arrivato alle 16:30 con la batteria quasi a zero. Non è un campione di autonomia, ma dura molto più di quanto chiunque si aspettasse.
Il punto debole: attento a non scottarti!
Ecco dove il design sottile mostra i suoi limiti. Manca il sistema di raffreddamento avanzato dei modelli Pro. Risultato? Se lo usi per attività intense come i videogiochi, l’area vicino alla fotocamera diventa bollente.
Ho misurato quasi 46°C (115° F) giocando ad Assassin’s Creed Mirage. Il calore non solo si sente, ma rallenta anche un po’ le prestazioni. Per l’uso di tutti i giorni non te ne accorgerai, ma se sei un gamer, stai alla larga
La fotocamera solitaria (e deludente)
E arriviamo al difetto che rovina quasi tutto. L’iPhone Air ha una sola fotocamera posteriore da 48 MP. È un limite enorme. Niente zoom ottico, niente scatti ultra-grandangolari. Persino la capacità di fare foto macro, presente sull’iPhone 17 base, qui manca. Le foto sono buone, ma non eccezionali, e in condizioni di scarsa luce a volte sono persino meno nitide di quelle del modello standard. È una scelta anacronistica e ingiustificabile a questo prezzo.
Il verdetto: chi dovrebbe comprarlo?
Nessuno, o quasi. L’iPhone Air non è un telefono per le masse. È un esperimento affascinante, un’anteprima del futuro degli iPhone. È per gli early adopter con un portafoglio generoso, per chi è ossessionato dal design e vuole provare la sensazione unica di usare il telefono più sottile mai creato da Apple.
Per tutti gli altri, l’iPhone 17 o il 17 Pro sono scelte infinitamente più sensate. Ma una cosa è certa: dopo aver provato l’Air, ogni altro smartphone sembrerà un goffo e pesante mattone.