Le ortensie, protagoniste indiscusse di giardini e balconi, in autunno hanno bisogno di cure speciali. Il terriccio acido, usato con costanza, è il vero alleato per mantenere colori vivi e radici forti. Scopri come applicarlo e perché può fare la differenza.
Perché intervenire a fine estate
Dopo mesi di sole e temperature alte, il terreno che ospita le ortensie tende a compattarsi, riduce il drenaggio e rischia di provocare marciumi. Proprio ora, tra fine agosto e inizio settembre, la pianta deve invece prepararsi alla stagione successiva. Agire subito significa regalare alle ortensie una sorta di “cura ricostituente”, capace di rinforzare le radici e prolungare la fioritura fino a ottobre.
Il terriccio acido, lo stesso utilizzato per azalee, camelie e rododendri, ha un pH che si aggira intorno a 5,5-6 e aiuta a mantenere i fiori più intensi, soprattutto nelle varietà blu. È come offrire una spa naturale alle radici stanche dopo l’estate.
I benefici del terriccio acido
L’uso regolare di questo substrato porta vantaggi immediati e a lungo termine:
Colori più vivi e duraturi, in particolare blu e viola.
Minore rischio di clorosi fogliare, quel fastidioso ingiallimento che indica sofferenza.
Stimolo alla formazione di nuove gemme in vista della primavera.
Miglior equilibrio del suolo, che rimane fresco e leggero.
Resistenza maggiore a piogge e umidità autunnali.
Un terreno troppo alcalino, al contrario, indebolisce la pianta: foglie pallide, radici stressate e fioriture meno abbondanti.
Come applicarlo passo dopo passo
Per ottenere risultati visibili non servono grandi interventi, ma costanza. Il momento ideale è tra fine agosto e settembre, quando il terreno è ancora caldo ma le giornate iniziano ad accorciarsi.
Rimuovere foglie secche e parti danneggiate.
Smuovere leggermente la terra intorno al colletto.
Distribuire 2-4 manciate di terriccio acido alla base.
Incorporarlo delicatamente con una piccola forchetta da giardino.
Annaffiare con acqua a pH 5,5-6, evitando ristagni.
Questo gesto, ripetuto ogni 10-15 giorni fino a ottobre, mantiene le ortensie in salute e prolunga il loro splendore.
L’occorrente del giardiniere
Prima di cominciare conviene avere a portata di mano alcuni strumenti semplici:
Terriccio acido per acidofile.
Un annaffiatoio con beccuccio lungo per raggiungere facilmente le radici.
Una forchetta da giardino per smuovere il terreno senza danneggiare le radici.
Guanti leggeri per proteggere le mani.
Acqua piovana o demineralizzata, ideale per mantenere il pH basso.
(Opzionale) Solfato di alluminio per intensificare il colore blu delle infiorescenze.
Il rituale che fa la differenza
Curare le ortensie in autunno non è solo un gesto tecnico, ma un vero e proprio rituale. Chi lo pratica con regolarità scopre che le piante rispondono con gratitudine: foglie lucide, fiori che durano di più e una base più forte per affrontare l’inverno.
Con poche attenzioni e un investimento minimo, il terriccio acido diventa l’alleato numero uno per chi sogna ortensie sane e colorate ben oltre la fine dell’estate.