Trasporti pubblici in tilt, calendario degli scioperi di settembre: treni, autobus e metro a rischio in tutta Italia

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Settembre 15, 2025

Il mese di settembre 2025 è diventato un vero incubo per chi viaggia. Dopo la ripresa delle attività post estive, il calendario delle mobilitazioni rischia di paralizzare l’Italia da Nord a Sud, coinvolgendo treni, autobus, metro, aerei e persino il trasporto merci ferroviario. Gli scioperi, proclamati da diverse sigle sindacali, stanno creando una sequenza di giornate difficili che vanno a toccare grandi città come Roma, Milano, Firenze, Palermo, ma anche province più piccole e intere regioni come la Sardegna o la Calabria. A partire dal 15 settembre le agitazioni diventano sempre più frequenti e culminano in un sciopero generale nazionale fissato per il 22 settembre, la giornata più critica per i pendolari e per chi deve prendere un aereo. Ecco quindi un quadro dettagliato di tutte le date e i settori coinvolti, utile per organizzare al meglio spostamenti e impegni.

15 settembre 2025 — trasporto locale e ferroviario regionale

Il mese riparte con un’ondata di stop che colpisce il Centro-Nord e parte del Sud. In Toscana lo sciopero riguarda Autolinee Toscane, con ripercussioni a Firenze, Prato, Pistoia e Pisa, mentre in Emilia-Romagna scendono in agitazione i dipendenti di Start Romagna, in particolare nell’area di Ravenna. Non mancano disagi anche in Umbria, dove è coinvolta Busitalia Sita Nord. Tutti questi stop hanno modalità diverse, con durate di 4 ore fino a 24 ore, e sono previste le consuete fasce di garanzia per pendolari e studenti. In Calabria invece la protesta tocca il settore ferroviario: il personale Trenitalia si ferma dalle 9:01 alle 17:00, con la conseguenza di cancellazioni e limitazioni soprattutto sui treni regionali.

16-17 settembre 2025 — merci ferroviario nazionale

Per 24 ore il trasporto merci su rotaia rallenta in tutta Italia. Lo sciopero scatta alle 16:01 del 16 settembre e prosegue fino alle 16:00 del 17 settembre, con l’adesione dei principali sindacati ferroviari. Pur riguardando principalmente la logistica, non si escludono riflessi anche sulla circolazione passeggeri, in particolare per le manovre e la gestione delle tracce ferroviarie.

18 settembre 2025 — Sardegna

In Sardegna i cittadini dovranno fare i conti con una giornata di disagi totali: la rete ARST resta ferma per tutta la giornata, coinvolgendo le province di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano. L’impatto è notevole perché lo stop interessa sia le linee urbane che quelle extraurbane, con conseguenze su studenti, pendolari e collegamenti scolastici.

19 settembre 2025 — Monza e Brianza e Palermo

La protesta si sposta poi al Nord e al Sud. In Lombardia, nella provincia di Monza e Brianza, il personale dell’azienda NET incrocia le braccia per 24 ore, con conseguenze dirette su bus e collegamenti locali. A Palermo, invece, lo stop di AMAT dura 4 ore, dalle 11:00 alle 15:00, bloccando il trasporto pubblico cittadino nel cuore della giornata.

22 settembre 2025 — sciopero generale nazionale

È la data più temuta del mese. Lo sciopero generale nazionale coinvolge più comparti e rischia di paralizzare completamente l’Italia.

  • Treni: fermi dalle 21:00 del 21 settembre fino alle 20:59 del 22 settembre.

  • Trasporto pubblico locale: previsti stop di 24 ore in molte città, con fasce garantite solo nelle ore di punta.

  • Settore aereo: coinvolti sia il personale di terra che quello navigante, con possibili cancellazioni e ritardi da e per i principali scali italiani.

  • Marittimo e logistica: agitazioni anche nei porti e nel trasporto merci.

Questa giornata viene già indicata come una delle più difficili dell’anno per pendolari, turisti e lavoratori, ed è consigliabile riorganizzare viaggi e appuntamenti con largo anticipo.

24 settembre 2025 — Ancona

In Marche, e in particolare ad Ancona, il trasporto pubblico gestito da Conerobus si ferma per 4 ore, dalle 11:30 alle 15:30, con blocchi su linee urbane ed extraurbane.

25 settembre 2025 — Treviso e Lazio

Il giorno successivo sarà la volta del Nord-Est e del Centro. In Veneto, la città di Treviso vede lo sciopero di MOM che durerà 24 ore e coinvolgerà bus urbani ed extraurbani. In Lazio, invece, lo stop riguarda il personale in appalto ferroviario (in particolare Coopservice SCDP presso Trenitalia), durante il primo turno di lavoro, con conseguenze su servizi accessori come assistenza e pulizie nelle stazioni.

26 settembre 2025 — settore aereo nazionale

La fine del mese porta un nuovo fronte caldo: il settore aereo. Lo sciopero tocca più scali, compagnie e operatori dell’handling, con agitazioni che in alcuni casi durano 24 ore e in altri si limitano a una fascia di 4 ore, tipicamente tra le 10:00 e le 14:00. Sono previsti disagi soprattutto su aeroporti come Milano Linate, Malpensa, Roma Fiumicino, Catania, Firenze e Pisa. Possibili cancellazioni di voli nazionali e internazionali rendono obbligatorio il controllo del proprio biglietto nelle ore immediatamente precedenti la partenza.

Come prepararsi agli scioperi di settembre

Gli scioperi rappresentano un diritto dei lavoratori, ma per milioni di cittadini sono un incubo organizzativo. Ecco alcune mosse pratiche per ridurre i disagi:

  • Controllare sempre le fasce di garanzia, che nei trasporti urbani e ferroviari coprono in genere le prime ore del mattino e la sera.

  • Nel caso di viaggi in aereo, verificare lo stato del volo con la compagnia e l’aeroporto di partenza: in caso di cancellazione si ha diritto a rimborso o riprotezione.

  • Per i pendolari, valutare soluzioni alternative come car pooling, smart working o orari flessibili.

  • In vista del 22 settembre, la data più problematica, pianificare spostamenti e trasferte con largo anticipo o posticipare gli impegni non urgenti.

Un settembre difficile, ma gestibile con attenzione

Dal 15 al 26 settembre 2025 il calendario degli scioperi mette a dura prova la pazienza dei viaggiatori italiani. Se il 15 settembre segna l’inizio di una serie di proteste locali, il culmine arriva con lo sciopero generale del 22 settembre, che rischia di trasformarsi in una paralisi quasi totale dei trasporti. Le giornate successive, con le agitazioni del 24, 25 e 26 settembre, continuano a complicare gli spostamenti. Prepararsi con informazioni chiare, verificare i siti ufficiali delle aziende e avere sempre un piano B diventa fondamentale per non restare bloccati. Settembre, insomma, si conferma il mese in cui la battaglia sindacale entra con forza nella vita quotidiana di chi si muove, ma con organizzazione e consapevolezza si può affrontare anche questa tempesta di disagi.

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