Conoscere bene il codice della strada e le regole comunali può trasformarsi in un vantaggio: c’è un accorgimento che molti ignorano e che permette di muoversi in città evitando sanzioni pesanti.
Muoversi in auto nei centri urbani italiani è sempre più complicato: ZTL, corsie preferenziali, limiti di velocità ridotti e telecamere attive 24 ore su 24 rendono facile incorrere in una multa. Nel 2025, con i controlli elettronici diffusi praticamente ovunque, basta una distrazione per trovarsi con verbali da oltre cento euro. Ma esiste una mossa che sembra quasi una furbata, in realtà perfettamente legale, che permette di evitare sanzioni e muoversi senza timori.
La mossa legale che ti salva la patente e il portafoglio
Molti non lo sanno, ma in diverse città italiane il permesso di carico e scarico o i permessi temporanei digitali possono essere richiesti anche dai privati cittadini, non solo dalle aziende. Questo significa che, in certe fasce orarie e in determinate zone, è possibile transitare legalmente nelle aree sorvegliate da telecamere senza rischiare multe. Basta accedere al portale del proprio comune e richiedere online l’autorizzazione, spesso valida per un singolo giorno o per poche ore.
Questa pratica, che può sembrare un trucco per “ingannare” il sistema, è in realtà regolata dalle ordinanze comunali e prevista dalla legge. Chi la conosce evita di pagare multe e può spostarsi in centro con l’auto quando gli altri devono parcheggiare lontano.
ZTL e corsie preferenziali: come funziona davvero
Le Zone a Traffico Limitato sono uno degli strumenti più usati dai comuni per ridurre traffico e inquinamento. Normalmente vi possono accedere solo residenti, mezzi pubblici, taxi e veicoli autorizzati. Tuttavia, esistono deroghe:
accesso per chi deve raggiungere hotel o strutture ricettive (previa comunicazione della targa);
permessi temporanei per traslochi o consegne;
autorizzazioni giornaliere per assistenza a familiari anziani o disabili;
in alcuni casi, pass digitali per chi ha esigenze documentate.
La mossa consiste nello sfruttare queste possibilità nel rispetto delle regole, evitando così multe da centinaia di euro che colpiscono chi entra senza permesso.
Come richiedere l’autorizzazione senza errori
Ogni comune ha il proprio portale online, dove è possibile richiedere in anticipo l’accesso in ZTL. In molti casi, la procedura è semplice:
Inserire i dati personali e la targa del veicolo.
Specificare la motivazione (trasloco, consegna, visita a un residente, assistenza familiare).
Pagare l’eventuale contributo (alcuni permessi sono gratuiti, altri costano pochi euro).
Ricevere la conferma digitale, che viene automaticamente comunicata al sistema di telecamere.
Così, al passaggio del veicolo, la targa risulta già autorizzata e la multa non viene emessa.
Le città dove conviene saperlo
A Milano, Roma, Firenze, Bologna e Torino — città con ZTL estese e telecamere diffuse — questo sistema è già ampiamente utilizzato. Ma anche in centri medio-piccoli le regole locali consentono permessi giornalieri o temporanei. Conoscere bene il regolamento comunale è fondamentale: una semplice richiesta online può significare risparmiare centinaia di euro l’anno e circolare in città senza la costante paura di una multa.
Non solo ZTL: altre “mosse” lecite che evitano sanzioni
Oltre ai permessi temporanei, ci sono altre strategie perfettamente legali:
Sosta breve in carico/scarico: in molte città è concessa gratuitamente per pochi minuti, purché segnalata con il disco orario.
Uso corretto delle app comunali di parcheggio: consentono di pagare solo il tempo effettivo e interrompere la tariffa al momento della ripartenza.
Ingresso per accompagnamento disabili: chi assiste un familiare con disabilità può ottenere autorizzazioni anche senza essere residente in zona.
Aggiornamento in tempo reale: diversi comuni inviano notifiche push sulle modifiche al traffico (cantieri, eventi, deviazioni) evitando così errori involontari.
Perché conviene sfruttare queste opportunità
Non si tratta di “ingannare il sistema”, ma di usare le regole esistenti a proprio favore. La legge prevede eccezioni e permessi proprio per permettere a chi ha reali esigenze di muoversi senza subire multe ingiuste. Il problema è che pochi conoscono questi strumenti e finiscono per pagare. Informarsi, invece, permette di circolare senza pensieri e di rispettare comunque gli obiettivi di sicurezza e riduzione del traffico voluti dalle amministrazioni.
Un trucco che non è un trucco
Quella che sembra una furbata, in realtà, è una strategia legale che chiunque può adottare. Richiedere i permessi temporanei, conoscere le deroghe previste e usare in modo corretto gli strumenti messi a disposizione dai comuni significa muoversi in città in modo intelligente, senza rischiare di ricevere verbali pesanti. Nel 2025, con i sistemi elettronici sempre più capillari, la vera furbizia non è aggirare le regole, ma conoscerle a fondo e sfruttarle al meglio.