Mazzata per chi ha la casa di proprietà, interviene il Fisco: volano le tasse

Franco Gentili

Settembre 12, 2025

Il governo ha annunciato un pacchetto di interventi che promette di cambiare radicalmente il quadro fiscale per chi possiede una casa. L’obiettivo dichiarato è incrementare le entrate statali, ma le conseguenze per i cittadini potrebbero essere pesanti.

Tra le novità più rilevanti c’è la revisione dei valori catastali, che da anni sono considerati obsoleti e non in linea con i prezzi di mercato. L’aggiornamento, se approvato, comporterà automaticamente un incremento delle imposte dovute. Molti proprietari che oggi pagano tasse basate su valori bassi potrebbero trovarsi di fronte a importi decisamente più alti.

Oltre alla revisione catastale, il pacchetto prevede anche l’aumento delle aliquote fiscali sulle seconde case. Attualmente i Comuni applicano aliquote IMU che oscillano tra il 4 e il 10,6 per mille. Con le nuove norme, il tetto massimo potrebbe crescere ulteriormente, dando ai Comuni la possibilità di fissare imposte più pesanti per chi possiede immobili non adibiti a residenza principale.

L’imposta aggiuntiva sulle case sfitte

Un altro punto cruciale riguarda l’introduzione di una tassa sugli immobili lasciati vuoti. L’obiettivo dichiarato è duplice: da una parte, spingere i proprietari a immettere sul mercato le abitazioni inutilizzate; dall’altra, aumentare le entrate fiscali.

Il ragionamento alla base di questa misura è che un immobile sfitto rappresenta una risorsa sprecata in un Paese in cui la domanda abitativa è alta, soprattutto nelle grandi città. Tassare le case vuote significherebbe incentivare gli affitti e rendere disponibili più alloggi a prezzi accessibili. Tuttavia, molti temono che la misura possa penalizzare famiglie che non hanno reale convenienza a mettere in locazione la propria abitazione, magari per motivi personali o ereditari.

Le conseguenze sul mercato immobiliare e sul turismo

L’inasprimento della tassazione sugli immobili rischia di avere ripercussioni dirette sul mercato immobiliare. Con l’aumento delle aliquote e la revisione dei valori catastali, il costo di mantenimento delle seconde case salirebbe notevolmente. Questo potrebbe portare a un calo della domanda e, di conseguenza, a una diminuzione dei prezzi di vendita.

Da un lato, questo scenario rappresenterebbe un’opportunità per chi desidera acquistare una casa a un prezzo più basso. Dall’altro, potrebbe danneggiare chi intende vendere, costringendo molti proprietari a ridurre le richieste economiche pur di liberarsi di un bene diventato troppo oneroso da mantenere.

L’impatto non riguarderebbe solo il mercato immobiliare, ma anche il settore turistico. Molte seconde case in Italia sono utilizzate come abitazioni vacanza, in particolare nelle località balneari e montane. L’aumento delle imposte potrebbe rendere meno conveniente affittarle o mantenerle, riducendo così l’offerta turistica e penalizzando intere regioni che vivono di villeggiatura stagionale.

L’impatto sociale e le sfide per il governo

Il rischio più immediato è che le nuove tasse colpiscano in modo pesante le famiglie a reddito medio-basso. Per molti nuclei, il possesso di una seconda casa non rappresenta un lusso, ma un bene ereditato o acquistato come risparmio di una vita. L’aumento delle imposte potrebbe generare situazioni insostenibili, portando in alcuni casi a vendite forzate.

Le associazioni dei consumatori hanno già espresso preoccupazione, sottolineando come queste misure rischino di “mettere in ginocchio migliaia di famiglie”. Il governo, dal canto suo, difende la riforma parlando di una necessità legata al riequilibrio dei conti pubblici e all’urgenza di modernizzare il sistema fiscale.

La sfida è complessa: da un lato bisogna aumentare le entrate, dall’altro evitare di innescare un effetto domino negativo sull’economia, sul mercato immobiliare e sul tessuto sociale del Paese.

La riforma fiscale sulle abitazioni è quindi una vera e propria mazzata per i proprietari di case. Rivalutazione catastale, aumento delle aliquote e nuove tasse sugli immobili sfitti rappresentano un mix di misure che potrebbe cambiare in profondità il mercato immobiliare e pesare duramente sulle famiglie italiane. Le prossime settimane saranno decisive per capire in che forma definitiva queste norme entreranno in vigore e quale sarà il loro impatto reale.

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