Il motivo per cui alcuni alimenti definiti “light” possono farti ingrassare più di quelli normali

Franco Gentili

Settembre 10, 2025

Sugli scaffali dei supermercati abbondano i prodotti con etichette come “light”, “zero grassi” o “senza zuccheri”, pensati per chi vuole restare in forma o perdere peso. L’idea è che contengano meno calorie e siano più salutari delle versioni tradizionali. In realtà, diversi studi dimostrano che questi alimenti, se consumati senza consapevolezza, possono addirittura far ingrassare più dei cibi normali. Ma perché accade? Le ragioni sono legate sia alla composizione nutrizionale, sia a meccanismi psicologici che influenzano le nostre scelte alimentari.

Cosa significa davvero “light”

Il termine “light” non ha sempre lo stesso significato. Per legge, un alimento può essere definito così se ha almeno il 30% di calorie in meno rispetto alla versione standard. Tuttavia, questo non significa che sia necessariamente salutare. Spesso, per ridurre i grassi, le aziende aggiungono zuccheri, additivi o amidi per mantenere gusto e consistenza. Il risultato? Un prodotto che sembra più leggero, ma che può contenere ingredienti poco favorevoli alla linea.

Il paradosso dello zucchero nascosto

Molti yogurt “light” o snack senza grassi hanno in realtà un contenuto elevato di zuccheri. Quando i grassi vengono eliminati, il gusto risulta meno appetibile e per compensare si aggiunge zucchero o dolcificanti artificiali. Questo provoca picchi glicemici e un rapido ritorno della fame, spingendo a mangiare di più. In pratica, un vasetto di yogurt light può avere lo stesso, se non maggiore, impatto calorico rispetto a uno intero al naturale.

L’effetto psicologico del “posso mangiarne di più”

Un altro aspetto cruciale è il comportamento del consumatore. Sapere che un alimento è “light” induce spesso a mangiarne quantità maggiori. È il cosiddetto “effetto licenza”: la convinzione che un cibo a ridotto contenuto calorico permetta di concedersi più porzioni senza sensi di colpa. Questo porta facilmente a un surplus calorico che annulla i vantaggi della versione alleggerita. Per esempio, chi sceglie biscotti light tende a consumarne il doppio rispetto a chi sceglie quelli normali, finendo per assumere più calorie complessive.

I dolcificanti e la fame nascosta

Molti alimenti light contengono dolcificanti artificiali. Se da un lato riducono l’apporto calorico immediato, dall’altro possono avere un effetto paradossale: ingannano il cervello facendo percepire il gusto dolce senza fornire energia reale. Questo squilibrio stimola una maggiore voglia di zuccheri e porta a mangiare altro nel corso della giornata. Alcuni studi hanno persino evidenziato che l’uso frequente di edulcoranti può alterare il metabolismo e la flora intestinale, favorendo l’aumento di peso.

Il ruolo del metabolismo

Quando si scelgono alimenti light, si tende a pensare che il corpo riceva un vantaggio automatico. In realtà, il metabolismo non si “inganna” facilmente. Se gli zuccheri aumentano e i grassi diminuiscono troppo, il corpo reagisce alterando la produzione di insulina e immagazzinando più energia sotto forma di grasso. Questo spiega perché chi consuma regolarmente bevande light, dolci senza zucchero o snack “zero grassi” spesso non dimagrisce, e anzi può andare incontro a squilibri metabolici.

Gli alimenti light più a rischio

Non tutti i prodotti light sono uguali. Alcuni possono essere validi alleati in una dieta equilibrata, altri rischiano di essere più dannosi che utili. Tra i più discussi ci sono:

  • Yogurt e dessert light, spesso ricchi di zuccheri aggiunti.

  • Bevande light o zero, con dolcificanti che stimolano la fame.

  • Snack e biscotti dietetici, che spingono a mangiarne più del dovuto.

  • Salse e condimenti light, che perdono gusto e portano ad aumentare le quantità.

Come scegliere davvero bene

Il segreto non è eliminare tutti i prodotti light, ma imparare a leggerne le etichette. Ecco alcuni consigli pratici:

  • Controllare sempre la lista degli ingredienti e non solo le calorie.

  • Preferire prodotti con pochi zuccheri e pochi additivi.

  • Usare i cibi light come integrazione occasionale, non come base quotidiana della dieta.

  • Ricordare che un’alimentazione equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre, resta la strategia migliore per la forma fisica.

Gli alimenti “light” non sono necessariamente ingannevoli, ma possono diventarlo se consumati senza consapevolezza. La convinzione che aiutino automaticamente a dimagrire porta spesso a esagerare nelle quantità o a scegliere prodotti ricchi di zuccheri e additivi. In alcuni casi, quindi, i cibi light finiscono per far ingrassare più delle versioni tradizionali. La vera differenza la fanno le scelte quotidiane: porzioni moderate, ingredienti di qualità e un rapporto equilibrato con il cibo.

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