Pensione anticipata a 51 anni ecco chi può smettere di lavorare prima del previsto

Ludovica Perrone

Settembre 8, 2025

Nel panorama delle normative previdenziali italiane, esistono soluzioni che consentono a specifiche categorie di lavoratori di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro senza subire penalizzazioni sull’assegno mensile. queste misure rappresentano un’opportunità preziosa per chi si trova a pochi anni dalla pensione e ha esigenze particolari, come la cura di familiari disabili o l’appartenenza a categorie professionali logoranti. due delle opzioni più rilevanti in questo contesto sono l’ape sociale e il congedo straordinario. analizziamo nel dettaglio come funzionano e chi può beneficiarne.

Ape sociale: l’anticipo pensionistico per quattro categorie di lavoratori

L’ape sociale, una delle misure di flessibilità in uscita più conosciute, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2025, offrendo a un’ampia platea di lavoratori la possibilità di ritirarsi a partire dai 63 anni e 5 mesi. questa indennità, erogata mensilmente dall’inps, funge da ponte tra la cessazione dell’attività lavorativa e il raggiungimento dell’età pensionabile di 67 anni. le quattro categorie di lavoratori che possono accedere a questa misura sono: i caregiver che assistono un familiare con grave disabilità, le persone con una percentuale di invalidità civile di almeno il 74%, i disoccupati che hanno terminato il sussidio da almeno tre mesi e i lavoratori che svolgono mansioni gravose.

Il congedo straordinario: due anni di permesso retribuito

Un’altra misura, strettamente collegata alla legge 104, è il congedo straordinario, che offre la possibilità di interrompere l’attività lavorativa per un periodo massimo di due anni. questo permesso retribuito è riservato ai dipendenti del settore pubblico e privato che si prendono cura di un familiare con grave disabilità. durante questo periodo, il lavoratore riceve la sua normale retribuzione e, aspetto fondamentale, matura anche i contributi figurativi, che non impattano negativamente sull’importo della futura pensione. questa opzione si rivela particolarmente vantaggiosa per chi si trova a meno di due anni dal pensionamento.

I requisiti stringenti per il congedo straordinario

Nonostante i suoi benefici, l’accesso al congedo straordinario richiede un requisito molto specifico e stringente: il caregiver deve essere co-residente con la persona disabile che assiste. ciò significa che, per poter accedere al beneficio, è indispensabile che il lavoratore e il familiare da assistere risiedano nello stesso edificio, allo stesso numero civico, anche se in appartamenti separati. questa condizione di co-residenza è un punto fermo e non ammette deroghe, rendendo la misura applicabile solo a chi soddisfa pienamente questo criterio.

Andare in pensione in anticipo senza penalizzazioni

Le misure come l’ape sociale e il congedo straordinario offrono una strategia efficace per i lavoratori che desiderano o necessitano di anticipare il pensionamento. a differenza di altre opzioni di uscita anticipata, queste soluzioni non comportano riduzioni sull’assegno pensionistico finale, consentendo di tutelare il proprio reddito una volta raggiunta l’età della quiescenza. conoscere queste opportunità è fondamentale per pianificare al meglio il proprio futuro previdenziale e per affrontare con maggiore serenità gli anni che precedono la pensione, soprattutto in presenza di carichi familiari importanti.

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